Sabato 7 Giugno, alle ore 15.00, al Museo Sistino Vescovile di Montalto delle Marche, apre al pubblico l’esposizione del Reliquiario donato da Papa Sisto V alla sua amata cittadina: “Oro, zaffiri e rubini. Il reliquiario di Montalto dopo il restauro dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze”.
L’intervento di restauro si è reso necessario a causa della fuoriuscita di composti salini di alterazione sulla superficie metallica del reliquario. Si è inoltre osservata la leggera sbollatura della doratura al supporto in argento della parte corrispondente al prato nella scena del Compianto di Cristo.
L’Opificio delle Pietre Dure di Firenze ha così provveduto al consolidamento, alla pulitura e alla protezione delle parti metalliche.
Il Reliquiario di Montalto, opera di sorprendente oreficeria parigina della fine del XIV secolo, è con molta probabilità riconoscibile in un cimelio appartenuto all’Oratorio della Cappellina di Carlo V de Valois, sovrano francese.
Importanti collezionisti come Lionello d’Este, duca di Ferrara, e il Cardinale Pietro Barbo sono venuti in possesso di questa stupenda opera impreziosita di smalti en ronde bosse, perle, zaffiri e spinelli. Il Cardinale di Venezia, divenuto Pontefice con il nome di Papa Paolo II, fece inserire il manufatto tra i tesori del Vaticano.
Nel 1587 Papa Sisto V donò il Reliquiario alla città di Montalto. Nell’occasione fece apporre la propria dedica alla “sua patria carissima”; modificò poi gli stemmi aggiungendovi i propri emblemi: la stella e tre monti. Quindi dotò il manufatto di 8 reliquie disposte in teche affiancate alla scena della Deposizione nel sepolcro.
Interverranno alla presentazione del Reliquiario restaurato Mons. Carlo Bresciani, vescovo diocesano, Maria Rosaria Valazzi, soprintendente per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche di Urbino, Benedetta Montevecchi, storica dell’arte, Clarice Innocenti e Paolo Belluzzo, Opificio delle Pietre Dure di Firenze.
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